Un viaggio nella memoria, un tuffo nel passato: il nuovo libro di Gaetano Basile è un omaggio alla Sicilia di un tempo, tra tradizioni, sapori e racconti di vita vissuta.
“Memorie, storie e usanze di una Sicilia che non c’è più” di Gaetano Basile (Edizioni Kalós) non è un semplice libro di memorie, ma un vero e proprio atto d’amore verso una Sicilia che rischia di scomparire, inghiottita dalla modernità e dal passare del tempo. Un’opera che, attraverso una prosa “saporita e struggente”, come definita nella presentazione, ci trasporta in un mondo fatto di tradizioni, sapori, personaggi e piccole storie che hanno incrociato i grandi eventi della Storia.
Il libro si apre con una parola chiave, un termine dialettale che racchiude in sé l’essenza dell’intera opera: “Tànnu”. Un avverbio di tempo che significa “allora”, “quando”, e che deriva dal latino “ante annum”, da cui il francese “antan”. Una parola che evoca un passato lontano, un tempo che fu, e che Basile utilizza come filo conduttore per riannodare i fili della memoria e per raccontare la sua Sicilia.
Le pagine del libro si leggono come “cunti”, come racconti popolari, liberi dai lacci degli eventi, che diventano vita vissuta, narrata dai protagonisti, letta o anche solo immaginata. Gaetano Basile non si limita a riportare fatti storici, ma ci restituisce l’anima di un’epoca, attraverso le voci, i volti, le emozioni di chi l’ha vissuta.
Dalle “Terre Perse” ai Morti-Ammazzati: un Affresco della Sicilia
Il libro spazia dalle “terre perse” dell’infanzia di Basile ai più recenti fatti di cronaca, dai sapori della tavola siciliana ai ricordi di viaggi e peregrinazioni, dai giochi con le carte siciliane alle am-lire degli americani, dalle serenate d’una volta ai bigliettini dei Baci Perugina. Un affresco vivido e coinvolgente di una Sicilia che cambia, che si trasforma, ma che conserva intatto il suo fascino e la sua identità.
Gaetano Basile, palermitano doc, giornalista, autore teatrale, enogastronomo e narratore, si conferma un testimone attento e appassionato della cultura siciliana. Con il suo stile leggero, a tratti graffiante, ma mai serioso, Basile riesce a parlare alla memoria della gente, seducendola con i suoi racconti e prescindendo da stereotipi e luoghi comuni. Un autore capace di farsi leggere e amare da un pubblico vasto, di toccare la parte più profonda dell’anima dei lettori, siciliani e non.
“Memorie, storie e usanze di una Sicilia che non c’è più” è un libro da leggere e da custodire, un omaggio alla Sicilia e alla sua cultura, un invito a non dimenticare le proprie radici e a riscoprire la bellezza e l’autenticità di un tempo che fu. Un’opera che ci ricorda come il passato, anche quello più lontano, possa continuare a vivere nei nostri ricordi e nelle nostre tradizioni.